domenica 9 novembre 2008

Parliamo di università

L'università italiana è spesso un covo di baroni strapagati: professori che gli studenti non vedono neanche in cartolina, che fanno altri mestieri, che non sono mai disponibili, e così via.
Diamoci un taglio! Il professore deve essere un tutore per gli studenti, trasmettere conoscenza, essere disponibile, fungere da guida. Non esiste che si prenda uno stipendio da favola e sia autorizzato a non presentarsi mai. Ma che razza di privilegio è? E poi ci lamentiamo che le Università italiane stanno in fondo alle classifiche di eccellenza, che spendono oltre il 90% del budget (se non il 98%...) per gli stipendi. Nella mia università, dove mi sono laureata oltre 20 anni fa, ci sono ancora gli stessi professori che avevo io, e vada, ma quel che è drammatico è che insegnano le stesse cose! Parliamo di Economia, non di Storia Antica... eh!
Allora, a costo di fare un ribaltone, è giusto che qualcuno cominci a fare qualcosa. Le proteste è ovvio che ci sono e ci saranno, ma onore al coraggio di chi vuole cambiare!

1 commento:

Ale ha detto...

Benvenuta tra i bloggers. Vuoi vedere che ho trovato una che la pensa come me?