mercoledì 4 febbraio 2009

ELUANA

Ora si trova qui, a un paio di chilometri da me in linea d'aria. Il papà, Beppino, aveva affermato tempo fa: basta, ora ci chiudiamo nel privato e non dirò più una parola. Ma non gli è stato possibile. Ormai chiunque ha detto la sua su questa vicenda. Io, per quanto ci pensi, non riesco a trovare una soluzione meno dolorosa dell'altra, non riesco ad avere un'opinione mia, benché io difenda la vita in generale. Penso solamente che bisogna provare per capire. Se io fossi Beppino o sua moglie, molto probabilmente saprei che cosa fare. Solo loro sanno, solo loro capiscono. Loro vedono la figlia ogni giorno, loro vedono in che condizioni è. Che cosa è peggio: lo strazio di oggi nel vederla così, o lo strazio di domani quando non la vedranno più? E il peso delle scelte, quanto peserà sulle spalle dei due poveri genitori? Che qualcuno sopra di noi li assista.